Laura e papà


Laura aveva, quando la conobbi 21anni, quattro in meno di me.
Suo padre era un tipo severissimo e intransigente anche se, da qualche anno, viveva separato dalla moglie e dai figli.
All’epoca del fatto qui narrato avevo con Laura rapporti sessuali (in figa) da quasi un anno mentre il culo, da me molto bramato, non aveva mai voluto concedermelo.
Avevamo deciso di sposarci anche se ancora non avevamo fissato alcuna data e un giorno il padre di lei mi “convocò” informandomi che era tradizione della sua famiglia che il padre inculasse la figlia prima del matrimonio.
Si espresse proprio con questi termini e io restai totalmente pietrificato.
Tuttavia all’idea mi prese una tremenda eccitazione.
Aggiunse anche che, nel caso io mi fossi opposto, avrebbe impedito le nozze.
Quando riuscii a balbettare un ‘ma Laura che ne pensa?’ fu drastico:
‘Lei conosce bene i suoi doveri famigliari!”.
La sera ne parlai con Laura e lei candidamente mi disse che il motivo per cui non mi aveva mai concesso il culo era che, per tradizione, l’apertura dello stesso spettava al padre di lei prima del matrimonio.
Li presi per una famiglia di pazzi ma decisi di stare al gioco per vedere dove il tutto avrebbe condotto.
Il giorno successivo fui riconvocato dal padre che mi informò che quale futuro sposo avevo diritto ad assistere all’inculata di sua figlia.
Venne il gran giorno e entrai nella camera da letto del patriarca. Il padre che aveva 57 anni iniziò a denudarsi.
Quando si tolse le mutande restai impressionato, il cazzo di quel vecchio porco del padre era grossissimo in circonferenza: come lui poi mi disse un 19 di lunghezza per 21 di circonferenza!!
Di diametro era enorme!!
Mi si avvicinò e mi disse di ammirare il suo cazzone e aggiunse di non preoccuparmi perché il culo di sua figlia l’avrebbe senz’altro accolto agevolmente dato che, in famiglia, le donne erano molto elastiche di culo.
Nel mentre entrò sua figlia completamente nuda in tutto lo splendore che il suo magnifico corpo emanava.
Il padre lanciò un fischio di ammirazione e mi spiegò che, come da tradizione, lui non aveva mai visto la figlia nuda.
La fece stendere sl letto a a pancia in sotto e mi chiese di lubrificarle il buco del culo con la vaselina di cui mi passò un tubetto.
Ne usai un bel po’ e infine lui, da dietro, le posò il cazzo sul buco del culo.
Più lo vedevo più quel cazzo era enorme.
La circonferenza era spettacolare.
Come iniziò a spingere sentii Laura lanciare un grido e spostarsi di scatto in avanti. Io mi avvicinai al culo di Laura e stetti a guardare da vicino.
Il padre cercò nuovamente di violarle il culo mentre Laura si lamentava e le sue gambe tremavano vistosamente e in modo incontrollato.
Il vecchio porco si fermò e si fece passare da me un tubetto di crema lubrificante già da lui precedentemente lasciato lì vicino.
Lo aprì e spalmò sul buco di Laura una sostanza molto oleosa.
Quindi con le dita gliene spinse parecchia anche dentro.
Erano sdraiati sul letto con i piedi e parte delle gambe che avanzavano al di fuori.
Il padre mi fece cenno di chinarmi a lato letto in modo da restare sotto di loro e di bloccare con le mani le gambe di Laura.
La vista del culo di lei era oscena e sconvolgente.
Lui si rimise in posizione e con un deciso e secco colpo di reni il cazzo passo oltre lo sfintere di Laura che lanciò un urlo mentre cercava di scalciare con le gambe, comunque da me tenute ferme, e di divincolarsi.
Per fortuna, quel gran porcone del padre non si fermò e continuando a spingere, e si vedeva che faceva fatica, riuscì infine a ficcare nel culo della mia fidanzata tutto il cazzo fra le grida di lamento di lei.
Restò calmo per un po’, penso per cercare di far adattare il sedere di Laura, che continuava a lamentarsi, a quella massiccia presenza, quindi iniziò a muoversi in lei, prima lentamente poi sempre più velocemente.
Ora Laura non si lamentava più e io le lasciai libera una gamba che, però, iniziò a tremare, anche se ora solo leggermente, finché dovetti bloccarla nuovamente.
Probabilmente l’eccitazione stava annullando il fastidio ma il cazzo era effettivamente troppo grosso per reggerlo al primo colpo!
Il caro di lei paparino comunque la stava sodomizzando come una furia e lei solleticata dall’enorme batacchio nel culo, gemeva senza remore.
Purtroppo il padre durò poco e le si rovesciò del tutto addosso allagandole l’intestino.
Quando le tolse il cazzo e si spostò vidi il suo buco del culo aperto come si vede nei film pornografici.
Dal buco spalancato si formavano bolle di sperma e rivoli di sborra le colavano lungo le cosce.
Era proprio ben aperto.
Sincere congratulazioni al padre!! Il buco purtroppo si chiuse velocemente o almeno troppo velocemente secondo me.
Mollai Laura le cui gambe, comunque, continuavano a tremare in maniera evidentissima.
Il padre mi fece cenno di provare, se lo volevo, ad inculare la mia fidanzata.
La mia eccitazione era talmente elevata che mi spogliai comicamente (per la fretta) e puntai il mio cazzo sul suo buco.
Mi parve di affondare nel burro fuso tanto facilmente riuscii ad entrare.
Il mio cazzo non è piccolo, un 19 di lunghezza per 16 di circonferenza, ma nel culo di Laura, vergine sino a pochi minuti prima, mi pareva di ballare.
Avvertivo poi, forse inconsciamente o forse anche fisicamente, la presenza della sborra del padre.
Riuscii a malapena a muovermi in lei un paio di volte prima di essere colto da un orgasmo devastante: fra la tremenda eccitazione maturata durante l’inculata del padre e le sensazioni irrepetibili provate nel penetrarla così allargata e allagata, non capivo ormai più nulla e lei ricevette subito nell’intestino un’altra notevole quantità di sborra maschile.
Il padre mi fece cenno di spostarmi anche se il mio cazzo era già tornato duro come l’acciaio e vidi che il suo non era da meno!
Si sdraiò su di lei ma quando tentò di entrarle in culo, Laura
cacciò un urlo ancor più disperato di quello della volta prima.
Laura continuava a lamentarsi ma l’enorme cazzo del padre implacabilmente riconquistava, centimetro per centimetro, il culo di Laura.
Le game di lei ricominciarono a tremare leggermente ma stavolta non gliele bloccai.
Alla fine il suo cazzo ebbe, sino alla radice, nuovamente ragione del culo di Laura e ricominciò a sodomizzarla mentre si vedeva che il suo culo aveva ancora difficoltà ad adattarsi alle dimensioni di quel cazzo (ma lei, e si capiva benissimo, godeva ampiamente).
Ma nonostante le difficoltà la realtà era che il culo di sua figlia lo reggeva: lo aveva accolto e ora lui poteva sollazzarsi liberamente nell’intestino di lei.
Stavolta il paparino durò di più prima di abbandonare l’intestino della figlia.
Quando il padre le estrasse il cazzo Laura appariva distrutta ma soddisfatta e il suo genitore provvide affinché le sue natiche fossero tenute aperte come prima finché il buco non si fosse richiuso: ma stavolta impiegò più tempo.
Quando la sera riaccompagnai Laura a casa (viveva con la madre e i fratelli) lei mi chiese se volevo ancora sposarla e io le risposi un convinto ‘si!’.

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